Coordinate geografiche
35°48’24.1″N 27°10’18.6″E
35.806702, 27.171822
Quest’articolo del blog che stai per leggere è una vera e propria rivelazione su Karpathos, un’isola tanto ventosa quanto affascinate … In pochi, anzi pochissimi conoscono questo luogo, e quei pochi che lo conoscono faticano spesso nel ritrovarlo. No, non ti sto parlando dell'”Isola che non c’è” 🙂 !… ma delle antichissime Piscine Bizantine di Karpathos.
Si tratta di piscine scavate nella roccia nella parte più a Nord dell’isola. Li dove il mare è sempre in burrasca a causa dei venti fortissimi, è possibile fare il bagno in queste acque limpidissime, proprio a strapiombo sul mare. Il ricambio dell’acqua è garantito dagli spruzzi delle onde che impetuose si abbattono ritmicamente sulla scogliera frastagliata.
Insomma una vera e propria meraviglia della natura!
Probabilmente si tratta delle piscine più antiche al mondo, dove gli abitanti dell’antichissima città di Vroukounda si ristoravano nelle calde giornate estive.
Anche noi, come loro, abbiamo approfittato di queste piscine per rinfrescarci dopo aver visitato l’antichissimo santuario sotterraneo di Agios Ioannis e i resti dell’antica città Bizantina di Vroukounda.
Se ti sei perso la nostra avventura da Avlona a Vroukounda, puoi rimediare leggendo i nostri articoli del blog dedicati a Karpathos : “Il santuario sotterraneo di Agios Ioannis: riti ancestrali a Karpathos“ e “Karpathos e la città fantasma di Avlona“.
Grazie ad Alberto, che ci ha fatto da guida, abbiamo costeggiato la spiaggia e poi percorso diverse centinaia di metri di un terreno frastagliato, con rocce acuminate, lavigate dal soffiare millenario del vento e dal sale marino.
La terra tra le rocce, arsa e sabbiosa di un color rosso fuoco, sembrava quella di un altro pianeta. Per alcuni momenti mi sono sentita una vera esploratrice all’ ” Indiana Jones “, in altri un’astronauta su Marte.
Il cammino non è affatto semplice, le rocce taglienti, costringono a misurare ogni singolo passo e la ricerca delle piscine bizantine di Karpathos non è facile in quanto attorno sembra un’interminabile distesa senza fine color rosso fuoco.
Alberto ci ha condotto li grazie alla sua esperienza e ad un piccolo aiuto: un bastone di legno piantato per terra durante l’ultima esplorazione.
Ed ecco finalmente comparire questa visione, quasi come un’oasi nel deserto … attorno a noi il nulla, solo l’infrangersi impressionante delle onde ed il soffiare del vento. Si sa… Karpathos è un isola a dir poco ventosa!
Ci siamo immersi subito. Il fondale è perfettamente levigato, segno dell’intervento umano chissà poi di quale epoca…
Si cammina tranquillamente in un degradare dolce e mai troppo profondo.
Avvicinarsi sino alla scogliera non è da poco… l’infrangersi delle onde fa quasi paura. Gli spruzzi del mare ci solleticano il viso, quasi a prendersi gioco dei nuovi visitatori e a voler confermare l’implacabile e grandiosa forza degli elementi naturali.
Ecco una foto di noi 3.
Sì, noi 3 perché nella mia pancia, anche se ancora non lo sapevamo, c’era anche la nostra bimba 🙂 !
Un piccolo ricordo di quest’esperienza, è il sale marino, raccolto proprio accanto alle piscine bizantine di Karpathos. Lo custodiamo con cura nella nostra cucina.
Ci sentiamo sentiti davvero piccoli, quasi spaesati in mezzo a tanta bellezza. Infinitamente grati per aver potuto riempire i nostri occhi di tale splendore.
Thanks to @pitafrikandel (IG) per l’immagine di copertina.
Nel nostro blog abbiamo dedicato diversi articoli a Karpathos, quest’isola tanto ventosa quanto affascinate. Mi raccomando non perderteli!