Nel mio blog non poteva mancare una sezione dedicata completamente a Karpathos, un’isola tanto ventosa quanto meravigliosa!
Un posto di rilievo nel blog e nel cuore per Karpathos.
La cosa che più mi è piaciuta di quest’isola è il carattere selvaggio che la caratterizza, soprattutto nella parte settentrionale, meno accessibile al turismo di massa e quindi luogo ideale per gli amanti dei “Viaggi Fuori Rotta” come me.
Ho scritto, proprio qui sul blog, alcuni articoli dedicati alla parte più selvaggia di Karpathos, che ti consiglio di leggere assolutamente, infatti, ti parlo di luoghi e spiagge sconosciute a molti.
Li trovi qui:
- Karpathos l’isola ventosa e la città fantasma di Avlona
- Karpathos Vroukounda : riti ancestrali nel santuario ipogeo di Agios Ioannis
- Karpathos: le antichissime piscine Bizantine
La spiaggia di Nati
Dopo le meravigliose escursioni dei giorni precedenti, di cui ti ho già parlato nel blog, avevamo deciso di ritornare nella parte Nord di Karpathos.
La strada da percorrere è abbastanza lunga e tortuosa (anche se perfettamente asfaltata) e, dalle pareti in cui è stata scavata, spesso si staccano delle pietre che rotolano sul manto stradale. Nonostante ciò il richiamo era troppo forte!
Volevamo esplorare qualche nuova spiaggia e il nostro sguardo (grazie a Google Maps) si era posato proprio su Nati Beach: una tra le spiagge di Karpathos che, vista dall’alto, era sufficientemente “fuori dal mondo” e i cui colori lasciavano presagire l’incanto.
Come raggiungere la spiaggia di Nati
Dunque ci mettemmo in marcia con la nostra Panda 4 x 4 fino all’inizio della strada sterrata, ecco le coordinate: 35°41’28.0″N 27°09’58.8″E.
Da questo punto in poi, devo ringraziare mio marito … io di certo non sarei mai riuscita a guidare fin li!
L’unica cosa che riuscivo a fare era trattenere il fiato che mi mancava, merito della bellezza del luogo, ma anche dell’ansia: la strada non è per tutti e in alcuni punti le ruote slittano a causa del ghiaino, non ci sono guardrail e si è molto in alto.
Ma che spettacolo! In fondo chi non risica non rosica! Vi invito comunque alla prudenza!
Karpathos: un’isola ventosa quanto meravigliosa!
Dopo un tempo imprecisato giungemmo ad un bellissimo punto panoramico da cui era possibile scorgere la vallata piena di ulivi e l’enorme spiaggia deserta di Nati, una delle spiagge più selvagge di Karpathos, composta di ciottoli levigati. Tutto attorno il rumore del vento impetuoso (Karpathos è un isola particolarmente ventosa!) e il belare delle capre selvagge.
Brividi. Che mi emozionano ancora. Qui di seguito trovate un video che ho girato proprio sulla spiaggia di Nati. Scusate per le riprese che sono piuttosto mosse, ma il vento era talmente forte che mi spostava …
L’acqua invece era stranamente calma, forse proprio grazie alla montagna che, se da un lato riparava la baia, dall’altra incanalava il vento in un’unica direzione.
La spiaggia di Agios Minas
Riprendemmo quindi il nostro cammino fino alla Chiesa di Agios Minas, da cui si gode un bellissimo panorama sulla spiaggia omonima di Agios Minas appunto. Anche questa è una delle spiagge più tranquille di Karpathos.
Decidemmo di fermarci e trovare riparo sotto alcuni alberi. I ciottoli non sono molto confortevoli, ma sono ben levigati. Sicuramente il lettino (ce ne sono una decina disponibili) sarebbe stato più comodo, ma la nostra era una tappa veloce alla ricerca soprattutto di qualcosa di buono da mettere sotto i denti …
Anemos Sunrise: una pausa pranzo indimenticabile!
A riguardo devo fare un appunto. Sulla spiaggia esistono due locande, una di proprietà di una signora che, una volta giunti in spiaggia, vi inviterà caldamente a consumare nella sua dicendo che i lettini sono solo per i suoi clienti e un’altra: Anemos Sunrise (qui trovate il link al sito alla loro pagina Facebook).
La signora in questione sta tentando di prendere il monopolio della spiaggia senza averne diritto, pertanto se volete prendere l’ombrellone, andate a fare aperitivo da lei, ma per il pranzo seguite questi cartelli: vi porteranno da Anemos Sunrise e non ve ne pentirete!
Come non seguire questo cartello?!
Minas: uno splendido padrone di casa
Queste sono le cose che amo dei miei viaggi fuori rotta (oltre ovviamente alle spiagge poco conosciute di Karpathos) : scoprire realtà diverse, modi di vivere e pensare lontani dal mio che fanno riflettere e talvolta fanno nascere una sana invidia!
Anemos Sunrise è una piccola locanda immersa in un uliveto, molto semplice spartana, ma con un’ atmosfera molto particolare. Sembra di essere fuori dal mondo, ed in un certo senso lo si è!
I piatti sono preparati da Minas che, con il cappello da cow boy, oltre a cucinare alla griglia, servire ai tavoli e farti sentire a casa, si diletta spesso ad intrattenere gli ospiti con la chitarra sulle note di Bob Dylan degli Who, Led Zeppelin, e Jimi Hendrix …
I piatti sono deliziosi, i prezzi modici, di certo non si deve aver fretta … ma come aver fretta in un luogo così unico?! Nel frattempo potete anche dilettarvi con gli acquerelli a dipingere i ciottoloni levigati della spiaggia!
Non è stato facile lasciare questo posto … e lo sguardo e gli occhi sereni di Minas, quelli di un uomo che sa godere delle piccole cose, in questo luogo fuori dal tempo.
La strada del ritorno e lo splendido tramonto
Per il rientro abbiamo percorso un’altra strada (quella più vicina provenendo da Pigadia).
In molti, a posteriori ci hanno segnalato che è preferibile la prima (quella che abbiamo fatto all’andata). In realtà, a me sono sembrate entrambe abbastanza impegnative, anche se oggettivamente ero rapita dal panorama e dai colori del tramonto e pertanto non posso darvi indicazioni più dettagliate.
Mi faccio perdonare con alcune foto e dei video … anche qui la ventosa e meravigliosa Karpathos non si smentisce!
Se vuoi sapere cosa lega Karpathos all’Italia ti consiglio di leggere questo curioso articolo: clicca qui.